Nel cortile di una scuola del trevigiano dal 26 febbraio prossimo sarà presente una ricostruzione di un incidente mortale costato la vita a due ex alunni della scuola. La carcassa della moto e di due manichini con addosso gli abiti insanguinati dei due fidanzatini morti, con questa installazione, da tanti definita choc, il padre di una delle due vittime cerca di richiamare l’attenzione dei compagni di scuola sui rischi della strada.
Italo Filippin, padre della ragazza morta e anima di questa lodevole iniziativa è pronto a portare il monumento fuori da altre scuole e dalle discoteche. I due giovani morirono all’istante a Vedelago (Treviso) dopo lo scontro con un’automobile che si stava immettendo sulla strada statale senza rispettare il diritto di precedenza. Troppo spesso si tende a chiudere gli occhi su quanto accade sulle nostre strade ogni giorno, l’ipocresia di alcuni e il buonismo di altri fa si che iniziative come queste vengono definite choc. Al contrario sarebbero da incentivare, da mandare sui tg nazionali cosi che ogni persona che sale in sella ad una moto o alla guida di un qualsiasi altro mezzo deve rendersi conto che una distrazione può uccidere, come è successo ai poveri Omar e Chiara.
Condivido pienamente l’iniziativa di questo padre, inoltre proporrei per ogni persona che consegue la patente una settimana di volontariato in un ospedale o in un centro di riabilitazione per far vedere le conseguenze di un incidente. E per far capire che bisogna usare la testa quando si guida, non bisogna bere ne drogarsi, bisogna rispettare le regole e non distrarsi.
Commento di roberta — 12 febbraio 2010 @ 16:47
un mese di volontariato in ambulanza e un altro in protezione civile e se possibile un corso di guida sicura ,per capire che il limite da tenere non e il limite massimo che raggiunge una vettura ma in base alle condizioni della strada e meteo.
Commento di CRICCHETTO — 12 febbraio 2010 @ 18:42
Vorrei complimentarmi con assisoccorso.it e con la trasmissione MATRIX di canale 5 e con il suo conduttore per aver reso visibile a livello nazionale l’iniziativa del Signor Filippin. Sperando in altre iniziative del genere, complimenti ancora.
Commento di DYLAN — 6 marzo 2010 @ 17:25
Soccorso Stradale
Ogni giorno si registrano in Italia più di 600 incidenti. Nel 2006 più di 200mila sinistri sono avvenuti sulle
strade del Bel Paese e hanno causato quasi 6mila morti e più di 300mila feriti. Numeri impressionanti, che
certo non possono essere ignorati. E che rendono difficile e particolarmente impegnativo il lavoro dei
soccorritori stradali. Le attività di chi corre sul luogo di un sinistro per prestare aiuto e rimuovere i veicoli
interessati sono particolarmente delicate e preziose e coinvolgono numerose imprese, lavoratori, mezzi. Un
universo composito di professionalità differenti, ma in alcune circostanze tutte necessarie.
L’Associazione Soccorritori Stradali Italiani riunisce alcuni degli operatori del settore, con la dichiarata
volontà di offrire un valido aiuto e sostegno nell’attività imprenditoriale, nella consulenza legale, nella
visibilità di alcune realtà poco note ai non addetti ai lavori. All’interno dell’Assi si discutono i più importanti
temi legati alla professione, i problemi più urgenti da risolvere, le questioni da sottoporre e valutare con gli
enti istituzionali e politici coinvolti.
Commento di Maurizio — 13 aprile 2010 @ 18:37
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